Cioccolato e intelligenza

Non è un caso che il nome scientifico del cacao, la pianta dalla quale si ricava il cioccolato, sia Theobroma cacao, che letteralmente significa “cibo degli dèi”. Infatti, oltre a essere una prelibatezza, il cioccolato è tra gli alimenti che vantano maggiori proprietà nutritive.

I suoi benefici sono noti sin dai tempi di Maya e Aztechi, per i quali i semi del cacao, così preziosi da essere usati come valuta, venivano impiegati per il trattamento di numerose malattie.

Oggi, grazie alla ricerca scientifica, i suoi molteplici benefici sono stati confermati: protettore del sistema cardiovascolare, agente antitumorale, antidepressivo naturale e perfino afrodisiaco.

Tutte ottime ragioni per cedere alla tentazione, alle quali, di recente, se ne è aggiunta una in più: il cioccolato sembra migliorare le capacità cognitive. Infatti, il flavonolo, un componente del cacao, agisce come vasodilatatore, aumentando la circolazione sanguigna e l’apporto di ossigeno al cervello, che a loro volta influenzano positivamente la performance cognitiva.

L’ipotesi è stata testata da un gruppo di ricercatori dell’Università di Illinois e dell’Università di Birmingham. Il team ha testato 18 volontari sani, ai quali, in due occasioni, è stata data o una bevanda composta da una varietà di cacao ricca di flavonolo, o una bevanda composta da cacao povero di flavonolo (senza che né i volontari né i ricercatori fossero a conoscenza di quale bevanda venisse consumata, in modo da non influenzare i risultati).

I volontari sono stati testati sia prima che venisse data loro la bevanda, sia dopo. Servendosi della spettroscopia funzionale nel vicino infrarosso, una tecnica che sfrutta la luce per catturare i cambiamenti nel flusso sanguigno, i ricercatori hanno misurato i livelli di ossigeno nella corteccia frontale dei volontari, mentre veniva fatta loro respirare aria contenente il 5% di diossido di carbonio. Tale quantitativo, 100 volte maggiore rispetto a quello che contiene l’aria normalmente, compromette la vascolarizzazione del cervello, il che a sua volta induce maggiore circolazione sanguigna, per aumentare i livelli di ossigeno e diminuire quelli di diossido di carbonio.

Infine, i volontari sono stati sottoposti a una serie di esercizi cognitivi, con un grado di complessità crescente.

I risultati hanno dimostrato che, in seguito all’assunzione della bevanda con un maggior quantitativo di flavonolo, i partecipanti mostravano non solo un’ossigenazione più marcata e rapida nella corteccia frontale, ma anche una prestazione migliore nell’esercizio che richiedeva maggior sforzo cognitivo.

Il prossimo passo sarà verificare questi risultati su una popolazione più ampia, e anche su una popolazione a rischio per le malattie cardiovascolari, come gli anziani.

Nel frattempo, la prossima volta che ci aspetta un compito difficile, mangiare un pezzetto di cioccolato non sarà solo un piacere, ma anche una buona pratica.

 

Bibliografia:

Afoakwa, E. O. Cocoa and chocolate consumption–Are there aphrodisiac and other benefits for human health?. S Afr J Clin Nutr. 2008; 107-113.

Gratton, G., Weaver, S.R., Burley, C.V. et al. Dietary flavanols improve cerebral cortical oxygenation and cognition in healthy adults. Sci Rep. 2020; 19409 (10): 1-13.

Scholey, A. B., Benson, S., Sela-Venter, et al. Oxygen administration and acute human cognitive enhancement: Higher cognitive demand leads to a more rapid decay of transient hyperoxia. Jof Cog En. 2020; 4 (1): 94-99.

Wilson, P. K. Centuries of seeking chocolate’s medicinal benefits. The Lancet, 2010; 376 (9736): 158-159.

11/12/2020

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