Essere obesi

L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce l’obesità come un accumulo eccessivo di grasso corporeo associato a evidenti rischi per la salute. Anche se ancora non è considerata da tutti come una vera e propria malattia, sicuramente c’è un forte consenso mondiale sul fatto che sia una pandemia e debba essere curata e prevenuta per evitare comorbidità, mortalità e aumento dei costi per la sanità. La prevalenza dell’obesità è in aumento in tutto il mondo e, tra il 2017 e il 2018, solo negli Stati Uniti la percentuale di adulti obesi registrata era pari al 42,4%.

Si ritiene che il dilagare di questa condizione sia dovuto principalmente ai recenti cambiamenti nel cosiddetto “ambiente obesogenico”, che comprende ad esempio la presenza di cibi altamente trasformati e ricchi di zuccheri e le tecnologie automatizzate che riducono o sostituiscono l’attività fisica. Inoltre, i geni e l’espressione genica sono considerati cofattori significativi nella predisposizione all’obesità; tuttavia, non svolgono un ruolo indipendente, ma sembra che incrementino il rischio di aumento di peso in base al modo in cui interagiscono con altri fattori di rischio, come diete malsane e stili di vita inattivi.

È interessante vedere come questo aumento si sia verificato a partire dagli anni ‘80 del Novecento a seguito di cambiamenti significativi avvenuti nel cosiddetto ‘‘built environment”, ovvero un ambiente urbano costituito da diversi dispositivi  che riducono la necessità di attività motoria, come ascensori, scale mobili e altri strumenti per risparmiare lavoro fisico , insieme a intrattenimento passivo come videogiochi, TV o internet. Questo tipo di ambiente urbano include anche una disponibilità pressoché costante di cibo poco costoso, altamente trasformato e ricco di zuccheri, che gioca un ruolo predominante nell’aumento della prevalenza dell’obesità.

Quali sono le conseguenze? Possiamo distinguerne due tipi: quelle che ricadono direttamente sulla salute dell’uomo e quelle che riguardano i costi della sanità. Nel primo caso, un notevole aumento di peso può portare all’insorgenza di patologie croniche come il diabete mellito, alcune malattie cardiovascolari, l’ipertensione e l’osteoartrite. Queste e altre condizioni di comorbidità direttamente correlate all’obesità riducono la longevità e la qualità della vita.

Per quanto riguarda i costi sulla sanità, secondo i dati dell’OCSE, si stima che in Italia il sovrappeso rappresenti il 9% circa della spesa sanitaria e che riduca il PIL del 2,8%. Per far fronte a questi costi, ogni cittadino italiano paga 289 euro di tasse supplementari all’anno.

Sicuramente esistono dei piccoli accorgimenti che ognuno di noi  può adottare nella vita quotidiana per sopravvivere in un ambiente che ci è ostile. Ad esempio, dormire 7-8 ore ogni notte, fare mezz’ora di esercizio fisico più volte a settimana e fare sempre colazione la mattina.

E a te vengono in mente altri consigli per mantenersi in salute?

 

Fonti:

  • Meldrum DR, Morris MA, Gambone JC. Obesity pandemic: causes, consequences, and solutions-but do we have the will? Fertil Steril. 2017 Apr; 107 (4): 833-839.
  • Handy SL, Boarnet MG, Ewing R, Killingsworth RE. How the built environment affects physical activity: views from urban planning. Am J Prev Med 2002; 23: 64-73.
  • Hales CM, Carroll MD, Fryar CD, Ogden CL. Prevalence of Obesity and Severe Obesity Among Adults: United States, 2017-2018. NCHS Data Brief. 2020 Feb; (360): 1-8.
  • https://www.epicentro.iss.it/obesita/oecd-heavy-burden-obesity-2019

09/06/2022

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