GIORNATA MONDIALE DELLA SCLEROSI MULTIPLA

Come ogni anno, il 30 maggio si celebra la Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla.

Un evento importante che interessa circa 133.000 pazienti in Italia, ai quali si aggiungono familiari, caregiver e operatori sociosanitari. In occasione di questa giornata facciamo il punto della situazione sulla patologia.

L’incidenza della sclerosi multipla, una patologia di cui sono stati identificati più fattori di rischio, tra cui bassi valori di vitamina D, esposizione al virus Epstein-Barr, fumo e obesità, soprattutto durante l’infanzia, che vanno ad aggiungersi alla predisposizione genetica, è drasticamente aumentata negli ultimi decenni e con essa i costi per le cure.

Sebbene non sia stata ancora individuata una terapia per la cura definitiva della sclerosi multipla, sono attualmente disponibili diversi trattamenti in grado di modificare favorevolmente il decorso della malattia, prevenendone le ricadute e ritardandone la progressione. In questo contesto è fondamentale anche un’alleanza medico-paziente, che accompagni la persona affetta dalla malattia dal momento della diagnosi in poi.

Ad esempio è importante che lo specialista indirizzi il paziente verso la giusta attività fisica. Lo sport può aiutare a prevenire disturbi posturali, rafforzando i muscoli e riducendo il senso di fatica. Un aiuto concreto non solo dal punto di vista fisico, ma anche psicologico. Diversi sono gli sport consigliati: dall’attività in acqua, ritenuta sicura perché evita il rischio di infortuni da cadute e consente di mantenere costante la temperatura corporea, allo yoga o pilates, che consentono di allenare tutti i muscoli modulando l’intensità e migliorando sintomi quali affaticamento, debolezza, sbalzi d’umore e dolore.

Grazie ai numerosi studi svolti ad approfondire le conoscenze riguardo questa patologia, si è stimato che la sclerosi multipla colpisce maggiormente le donne, in rapporto 3:1 rispetto agli uomini. Le evidenze scientifiche dimostrano che, a differenza di quanto creduto fino a pochi anni fa, oggi è possibile per le pazienti poter programmare una gravidanza, identificando il periodo di stabilità clinica e in risonanza magnetica. Diventa fondamentale per queste donne assicurarsi controlli costanti, per evitare l’insorgenza di complicazioni sia per la mamma che per il feto.

Sebbene siano stati fatti diversi progressi, rimangono ancora molte le sfide nel trattamento della sclerosi multipla. Resta indispensabile la diagnosi precoce della patologia per poter ottenere il massimo beneficio dai trattamenti.

Fonti:

  1. Ward M, Myla D Goldman. Continuum (Minneap Minn). 2022; 28 (4): 988-1005.
  2. Amezcua L. Continuum (Minneap Minn). 2022; 28 (4): 1083-1103.
  3. https://www.aism.it/

05/07/2023

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