HPV: quanto è importante la sua prevenzione?

L’HPV (Human Papilloma Virus) è un virus altamente diffuso che si trasmette per via sessuale, con una stima di contagio di 8 donne su 10. Nella maggior parte dei casi l’infezione è temporanea e senza sintomi, ma quando persiste, l’HPV può causare lesioni benigne (verruche o condilomi) e, in casi più rari, forme pre-cancerose o cancerose, con un alto tasso di prevalenza del tumore alla cervice uterina (rilevabili mediante Pap-test).

Qual è l’arma vincente per prevenire il possibile sviluppo dei tumori cervicali? La vaccinazione, che si è dimostrata efficace nel prevenire circa il 90% delle lesioni pretumorali associate ai vari tipi di HPV.
Studi recenti condotti nel Regno Unito e negli Stati Uniti per valutare l’efficacia della vaccinazione, rivelano che i risultati del Pap-test nei prossimi anni potrebbero sorprenderci positivamente.

L’obiettivo di uno studio condotto nel Regno Unito da un team di ricercatori del King’s College di Londra e dell’agenzia governativa Public Health England è stato quello di valutare le conseguenze della vaccinazione a distanza di qualche anno dalla sua introduzione in Inghilterra, avvenuta nel 2008 e diretta alle ragazze di 12-13 anni e, nei due anni successivi, anche alle 16-18enni.

I ricercatori, dopo l’introduzione della vaccinazione, hanno confrontato i casi di tumore e di lesioni pretumorali della cervice, o collo dell’utero, fra la popolazione vaccinata e quella non vaccinata. Questo ha rivelato una riduzione dei casi di tumore cervicale e delle lesioni CIN3 (Neoplasie Cervicali Intraepiteliali di alto grado) del collo dell’utero dell’87% e 97% rispettivamente nella popolazione vaccinata a 12-13 anni e una progressiva riduzione del rischio nelle ragazze vaccinate a 14-16 anni e 16-18 anni di età.
Risultati analoghi sono emersi da uno studio statunitense presentato nella Research Letter, pubblicata su JAMA Pediatrics, che ha mostrato l’esistenza di una correlazione tra vaccino e riduzione dell’incidenza del cancro cervicale, fornendo prove indicative per i cali di mortalità associati al vaccino.

In particolare, lo studio si è basato sull’analisi dei dati nazionali relativi alla mortalità e all’incidenza di tumore per gli anni compresi tra il 2001 e il 2017 e ha avuto come target donne di età compresa tra i 15 e i 39 anni. I risultati hanno rivelato bassi tassi di incidenza di cancro e di mortalità per tutto il periodo (2001-2017), soprattutto nelle donne più giovani.
Anche se per validare questi risultati saranno necessari dati prospettici a lungo termine, quanto emerso finora dimostra che la vaccinazione contro l’HPV ha avuto un impatto significativo, rendendo indispensabile la sua ulteriore diffusione nella popolazione.

Fonti
https://www.univadis.it/viewarticle/vaccino-contro-l-hpv-in-calo-incidenza-del-cancro-cervicale-e-mortalita-tra-le-piu-giovani
https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/ginecologia/hpv-un-vademecum-per-la-salute-dei-ragazzi
https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/ginecologia/vaccinazione-hpv-in-uk-ridotti-fino-all87-per-cento-i-casi-di-tumore-cervicale
https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/ginecologia/vaccini-screening-cure-il-piano-per-debellare-le-malattie-da-hpv

26/01/2022

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