Stop influenza

Come ogni anno, inizia l’inverno e con esso il periodo influenzale. Tutti cerchiamo di correre ai ripari per fronteggiare l’eventualità di un contagio e per scongiurare intere giornate passate a letto, imbottiti di antipiretici e antinfiammatori. È ampiamente riconosciuto ormai che l’influenza è una malattia virale molto contagiosa, che si trasmette facilmente attraverso le goccioline di muco e di saliva, che con i colpi di tosse e gli starnuti, o semplicemente parlando, possiamo passare a chi ci sta intorno.

 

Il rapporto epidemiologico Influnet dell’Istituto Superiore di Sanità, relativo alla stagione influenzale 2019-2020, ha registrato ad oggi un totale di 341.000 casi di influenza, numero destinato a salire vertiginosamente nei prossimi mesi.

 

Dopo un’incubazione di 1-2 giorni, nel soggetto colpito iniziano a manifestarsi i sintomi che mediamente durano 3-4 giorni, ma possono anche perdurare per 1 o 2 settimane. Tipica è la comparsa di febbre (in genere superiore ai 38°C), che può associarsi a brividi, dolori ossei e muscolari, mal di testa, malessere generale, astenia, mialgia, mal di gola, raffreddore e tosse.

Le persone infette sono contagiose da 1 o 2 giorni prima che i sintomi compaiano e fino a circa 5 giorni dopo l’inizio della sintomatologia. Il virus quindi può essere trasmesso anche da persone apparentemente sane. I bambini e i soggetti con sistema immunitario compromesso possono risultare contagiosi per un tempo ancora più lungo.

 

Vaccinarsi è il modo migliore per prevenire e combattere l’influenza, sia perché aumenta notevolmente la probabilità di non contrarre la malattia sia perché, in caso di insorgenza, determina la comparsa di una sintomatologia molto meno grave. In particolare, la vaccinazione è fortemente raccomandata ed effettuata gratuitamente per le persone di età ≥65 anni e coloro che sono in stretto contatto con anziani, per le persone a rischio di complicanze (es. con malattie croniche), per le donne al II e III trimestre di gravidanza e per il personale sanitario. Il periodo più indicato per vaccinarsi va da metà ottobre a fine dicembre.

 

Sia l’Organizzazione Mondiale della Sanità che il Ministero della Salute italiano hanno indicato inoltre, una serie di misure da adottare per prevenire la diffusione interpersonale del virus e ridurre l’incidenza del contagio. Secondo quanto riportato, sarebbe sufficiente:

  • Lavare regolarmente le mani e asciugarle con cura
  • Avere una buona igiene respiratoria: coprire la bocca e il naso quando si starnutisce ed usare fazzoletti di carta (monouso), smaltendoli correttamente.
  • Isolarsi appena compare la sensazione di malessere e soprattutto nella fase iniziale, quando si manifesta la febbre e gli altri sintomi riconducibili a malattia influenzale
  • Evitare il contatto ravvicinato con i malati
  • Evitare di toccarsi continuamente gli occhi, il naso e la bocca

 

E nel caso in cui, pur avendo rispettato tutte queste indicazioni veniamo contagiati, il miglior rimedio è sicuramente il riposo assoluto, stare al caldo e bere molta acqua per evitare la disidratazione. Si può inoltre fare ricorso all’utilizzo di antipiretici per abbassare la febbre e di antinfiammatori per alleviare i dolori; importante è poi astenersi poi dal lavoro o da scuola fino alla guarigione che, per la maggior parte delle persone, richiede circa una settimana.

 

Fonti:

Epicentro. https://www.epicentro.iss.it/influenza/influenza

WHO. Influenza (Seasonal). https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/influenza-(seasonal)

Ministero della Salute. http://www.salute.gov.it/portale/influenza/homeInfluenza.jsp

Rapporto Influnet. https://old.iss.it/site/RMI/influnet/pagine/rapportoInflunet.aspx

 

10/01/2020

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