Telemedicina: l’integrazione tra territorio e medicina, con la Dottoressa Irene Tagliente

In occasione dell’evento Science Unplugged “Innovazioni nella scienza ed eccellenze italiane”, l’Ingegnere Irene Tagliente – Dirigente Ingegnere Biomedico presso l’Unità Operativa Complessa Ufficio Tecnico e Patrimonio dell’ASL Roma 6 e Docente al Master di II livello di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università La Sapienza di Roma – ha affrontato il tema della diffusione della Telemedicina in Italia e i trend post Covid.

La pandemia ha indubbiamente messo sotto pressione il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) che si è trovato in uno dei periodi più complessi e stressanti della sua storia. Questa crisi ha però portato un aspetto positivo: accelerare la diffusione in Italia della Telemedicina. Inoltre, è ormai noto che l’integrazione tra territorio e ospedale è un obiettivo da raggiungere entro il 2026. Senza dubbio, un traguardo sfidante che necessita il coinvolgimento di professionisti che stanno già cooperando per sviluppare, tra gli altri, il prezioso mezzo della Telemedicina.

“Per Telemedicina si intende una modalità di erogazione di servizi di assistenza sanitaria, tramite il ricorso a tecnologie innovative, in particolare alle Information and Communication Technologies (ICT), in situazioni in cui il professionista della salute e il paziente (o due professionisti) non si trovano nella stessa località. La Telemedicina comporta la trasmissione sicura di informazioni e dati di carattere medico nella forma di testi, suoni, immagini o altre forme necessarie per la prevenzione, la diagnosi, il trattamento e il successivo controllo dei pazienti.”

Questo si è rivelato essere uno strumento estremamente utile e sicuro sia per gli operatori sanitari che per i pazienti, che si sono trovati così ad evitare il contatto diretto quando non strettamente necessario e ampliare l’assistenza sanitaria a tutte quelle persone che, per motivi di salute fisica e mentale o per difficoltà logistiche, fino a quel momento non avevano mai ricevuto un adeguato accesso alle cure.

Con queste premesse nascono le linee guida per i servizi di telemedicina, pubblicati dalla Gazzetta Ufficiale n. 256 del 02.11.2022, suddivise in 3 sezioni principali che riguardano: i requisiti funzionali, i requisiti tecnologici, le competenze e la formazione. Secondo le linee guida, la scelta di avvalersi di questo mezzo di consulenza è a carico del clinico, che dovrà valutare non solo se la patologia può essere trattata con questa modalità, ma anche se i mezzi tecnologici a disposizione del paziente ne consentono una adeguata fruibilità.

Ovviamente, anche le Infrastrutture Regionali di Telemedicina dovranno prevedere sia integrazioni che consentano a tutti i sistemi di comunicare tra loro in modo unico, sia l’accesso per i pazienti al servizio tramite portale web.

Con queste basi e premesse, la Telemedicina si sta evolvendo verso un mezzo di assistenza sanitaria sempre più efficace e indispensabile. Proprio per questo non dovrà più essere considerata un’opzione o un’aggiunta per reagire a un’emergenza, ma a tutti gli effetti una tra le principali scelte da intraprendere, quando possibile.

Ascolta l’intervento integrale dell’Ingegnere Tagliente nel nostro PodLIFE

Per rivedere la puntata Science Unplugged – “Innovazione nella scienza ed eccellenze italiane” clicca qui

Fonti:

• Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, anno 163; numero 256 del 02/11/2022.
• Parretti C, La Parretti C, La Regina M, Tortu C et al. Telemedicine in Italy, the starting point. Telemedicine in Italy, the starting point. Intern Emerg Med. 2022; :1–3. https://doi.org/10.1007/s11739-022-03176-6
• Ministero della Salute. TELEMEDICINA – Linee di indirizzo nazionali2019. Disponibile all’indirizzo: https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2129_allegato.pdf 

05/04/2023