Il reggiseno tech che trova i tumori
Una notizia di Wired che crediamo abbia tutte le caratteristiche per rivoluzionare il futuro della prevenzione.
Un reggiseno in grado di esaminare il tessuto mammario rilevando tumori prima che si diffondano.
Questa è stata l’idea che Canan Dağdeviren, ricercatrice per lo sviluppo di dispositivi flessibili per la rilevazione di dati biometrici presso il Mit, ha abbozzato nel 2015. Sei anni e mezzo dopo, Dağdeviren, è riuscita a dare vita alla sua intuizione.
Il dispositivo, indossabile all’interno delle coppe del reggiseno, funziona grazie a una tecnologia a ultrasuoni e permette di esaminare i seni con maggiore frequenza.
Fino ad oggi l’unico modo per effettuare lo screening mammario è sottoporre i pazienti alla mammografia ogni 2 o 3 anni. Questo esame, però, prevede l’utilizzo di raggi x che limitano la frequenza della procedura. La mammografia, inoltre, si effettua comprimendo i seni tra due placche. Questa metodologia rischia di deformare il tumore rendendolo più difficile da visualizzare.
Il dispositivo di Dağdeviren è in grado di fornire i dati rilevati in tempo reale e di esaminare i tessuti senza ricorrere ai raggi X e adattandosi al seno con dei magneti. Questa intuizione permette alle donne di effettuare lo screening anche quotidianamente individuando molto prima i noduli maligni.
L’obiettivo di Dağdeviren è aiutare innanzitutto le donne ad alto rischio e tutte le popolazioni femminili più trascurate, dando la possibilità di ispezionare l’interno dei propri tessuti con la stessa facilità con cui controllano il meteo esterno.
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15/01/2024