L’effetto della pandemia sulla psiche dei giovani con il Dott. Roberto Averna

L’effetto della pandemia sulla psiche dei giovani con il Dott. Roberto Averna

In occasione dell’evento Science UnpluggedPsicopandemia e salute mentale”, il Dott. Roberto Averna -Neuropsichiatra infantile dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma – ha evidenziato come, in seguito alla pandemia di COVID-19, sia aumentato il numero di giovani ricoverati in pronto soccorso per problemi di natura psichiatrica. 

Da un’analisi dei dati registrati tra il 2011 e il periodo pre-pandemia riguardo le visite in pronto soccorso relative a disturbi di tipo psichiatrico nella popolazione generale, il dottor Averna ha segnalato come la situazione attuale appaia drasticamente peggiorata, con valori più che raddoppiati. 

Maggiormente colpiti sembrano essere, appunto, i giovani, che sperimentano più di frequente episodi di depressione e umore alterato e campanello d’allarme è il pensiero suicidario, diventato la causa più frequente di visita al pronto soccorso psichiatrico per gli adolescenti: questo, insieme all’autolesionismo, sembra essere il retaggio del post-pandemia. 

Secondo uno studio della Jackson State University i giovani sono rimasti profondamenti colpiti dall’isolamento sociale causato dalle misure di lockdown, che hanno impedito loro di sviluppare un’ “anima sociale” e questa potrebbe essere la radice di molte dello più recenti patologie psichiatriche. 

Con il ritorno a scuola, inoltre, si sono generati accumuli di stress emotivo legati sia alle aspettative di molte famiglie (spesso difficili da soddisfare), sia allo stress intrinseco dei meccanismi scolastici, e tutto questo ha impattato sulla psiche dei più giovani: è stato osservato, infatti, che le visite e le ospedalizzazioni per cause psichiatriche nei ragazzi tendono a diminuire in maniera netta nei mesi estivi, probabilmente grazie alla riduzione dello stress scolastico e familiare che alimentano, al contrario, le acuzie psichiatriche. 

Una delle vie più semplici di aiuto percorribili, secondo gli esperti, è l’ascolto: parlare è una valvola di sfogo in grado di ridurre il senso di agitazione e di alienazione che spesso si manifesta nella nostra società contemporanea.   

“È necessaria una forte attenzione sui giovani”, conclude il dottor Averna, “e il dialogo potrebbe essere la prima soluzione”. “Comunicare con loro e capire quello che stanno attraversando è la chiave per aiutarli a comprendere sé stessi e, di conseguenza, vivere meglio”. 

Per scoprire di più sui sintomi psichiatrici post-COVID, CLICCA QUI  e ascolta l’intervento integrale del Dott. Roberto Averna in versione PodLIFE.

Per rivedere la puntata Science Unplugged – “Psicopandemia e salute mentale” clicca qui.

Fonti: 

  • Castaldo L, Serra G, Piga S, Reale A, Vicari S. Suicidal behaviour and non-suicidal self-injury in children and adolescents seen at an Italian paediatric emergency department. Ann Ist Super Sanita. 2020 Jul-Sep;56(3):303-314. 
  • Jones EAK, Mitra AK, Bhuiyan AR. Impact of COVID-19 on Mental Health in Adolescents: A Systematic Review. Int J Environ Res Public Health. 2021 Mar 3;18(5):2470. 

09/02/2023

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