Mangi male, pensi peggio.

“Non è la materia che genera il pensiero, è il pensiero che genera la materia.”

(Giordano Bruno)

Che le diete ad alto contenuto di grassi siano correlate all’incidenza di obesità è oramai risaputo, così come l’essere in sovrappeso aumenti significativamente i rischi di sviluppare le così dette malattie non trasmissibili (patologie delle arterie coronariche, incidenti cerebrovascolari, diabete mellito di tipo 2, demenza, iperlipidemia) oltre ad essere associato allo sviluppo di malattie neurodegenerative quali il morbo di Parkinson e Alzheimer.

I dati dell’istituto Superiore di sanità dicono che in Italia il 40% della popolazione è sovrappeso e 1 individuo su 4 è obeso.

L’essere sovrappeso non solo altera l’aspetto estetico, ma è anche accompagnato da infiammazione sistemica. Numerosi dati indicano che l’infiammazione è associata ad una più rapida senescenza cellulare e l’accumulo di cellule senescenti nel cervello, associato all’eccesso di adiposità, determina ipossia tissutale locale, ossia, la mancanza di irroramento di ossigeno al cervello.

Studi recenti hanno permesso di aumentare la comprensione di fenomeni già oggetto di analisi da alcuni anni: l’infiammazione derivante da una dieta ricca in grassi e carboidrati si esplicita, principalmente, nell’ipotalamo e nella microglia già tre giorni dopo il consumo di una dieta ricca di grassi, molto prima che il corpo inizi a mostrare segni di obesità, quindi.

Le cellule della microglia rappresentano la principale linea di difesa immunitaria nel sistema nervoso centrale, e hanno il ruolo di eliminare i neuroni danneggiati e agenti infettivi, mentre l’ipotalamo, attraverso la secrezione di Dopamina, regola, tra l’altro, appetito e umore.

I risultati di studi condotti su modelli animali evidenziano come l’aumento dell’infiammazione di queste regioni del cervello, associato alla dieta, porta a difficoltà mnemoniche a breve e a lungo termine e ha condotto gli autori degli studi alla conclusione che abituarsi a mangiare sano, aumentando in particolare il consumo di frutta e verdura e diminuendo grassi e carboidrati ha, oltre ad un vantaggio sulla linea, anche un ruolo positivo sulle nostre capacità cerebrali!

Approfondiamo la nostra curiosità in qui.

12/12/2024

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