Buon compleanno, tavola periodica!

Nel mese di marzo, si celebra il compleanno della tavola periodica con cui ogni studente al mondo, almeno una volta nella vita, ha avuto a che fare. Ricordiamo l’anniversario della sua prima presentazione ufficiale da parte del chimico russo Dimitrij Mendeleev che la portò all’attenzione della Società Chimica Russa nel 1869, aprendo la strada alla comprensione moderna degli elementi chimici.

Ma come nasce la tavola periodica?

La leggenda narra che l’idea di Mendeleev nasca da un sogno anticipatorio proprio sul sistema di classificazione, sistema che il futuro avrebbe presto confermato geniale. Determinato a rendere la disciplina più comprensibile anche a chi non fosse esperto della materia, Mendeleev cominciò con la stesura di diversi volumi al fine di semplificarne i concetti, rendendoli accessibili sia agli studenti che al pubblico non specializzato.

Prima di lui, molti scienziati avevano tentato di dare ordine al caos degli elementi chimici, ma nessuno era riuscito a sintetizzare un sistema così elegante e funzionale, tale da essere definito da Primo Levi “una poesia”. L’idea vincente fu quella di disporre in una tavola organizzata in righe e colonne i 63 elementi conosciuti all’epoca, raggruppando quelli con comportamenti chimici simili, ordinandoli in base al loro peso atomico e in relazione alle loro caratteristiche chimiche e fisiche (che cambiano gradualmente fino a ripetersi, da qui il termine “periodica”). Predispose pertanto, in base alla teoria, di lasciare degli spazi vuoti ipotizzando che molti elementi dovevano ancora essere scoperti.

In questo modo, la tavola racconta una storia di proprietà fisiche e chimiche uniche, costituendo una narrazione della materia può essere considerata un vero e proprio alfabeto della scienza, l’emblema della chimica, che unisce tutti gli scienziati sotto lo stesso tetto (o tavola, nel nostro caso).

Pur essendo uno strumento prettamente scientifico, la tavola periodica negli anni è diventata molto di più che una semplice guida, è stata una fonte inesauribile di ispirazione. Infatti, si registrano oggi più di 700 diverse alternative rappresentazioni del suo schema: cubiche, a cilindro, piramidali e persino tridimensionali. C’è anche chi si è divertito, in maniera ironica e divertente, a classificare gruppi di elementi tutt’altro che scientifici: dai personaggi dei film più famosi ai supereroi, o dai diversi tipi di birra e vino alle vitamine.

E mentre molti ritengono che la tavola periodica abbia già completato il suo viaggio, altri credono che abbia ancora segreti da svelare, magari non sulla terra ma nello spazio. Che sia considerata completa o no, una cosa è certa: continuerà a essere un supporto per le generazioni a venire nella comprensione del mondo che ci circonda.

Fonti:

https://www.newsweek.com/periodic-table-150th-birthday-elements-1352390

https://lofficina.eu/buon-compleanno-tavola-periodica/

https://www.focus.it/scienza/scienze/2019-anno-della-tavola-periodica-degli-elementi

Le tavole periodiche che non vi hanno fatto vedere a scuola – Focus.it

21/03/2024

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