Giornata Mondiale delle Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino (MICI) 2024
Come ogni anno, il 19 maggio ricorre la Giornata Mondiale delle Malattie Croniche dell’Intestino (MICI o, in inglese, Inflammatory Bowel Disease-IBD), una ricorrenza importante che ha lo scopo di sensibilizzare e promuovere iniziative su queste patologie, il cui impatto riguarda la sfera clinica, emotiva e psicologica dei pazienti.
Le Malattie Croniche dell’Intestino, tra cui la Malattia di Crohn e la Rettocolite Ulcerosa, colpiscono 4 milioni di persone in tutto il mondo, di cui circa 200 mila in Italia. Queste patologie insorgono spesso in giovane età e possono comportare danni progressivi del tratto gastrointestinale, con possibili stenosi e displasie, obbligando, in alcuni casi, all’intervento chirurgico entro 10 anni dalla comparsa dei sintomi. La diagnosi non è semplice e può richiedere molto tempo, comportando un ritardo nell’approccio terapeutico che si ripercuote sulla qualità di vita dei pazienti, interferendo nelle attività quotidiane come il lavoro, lo studio e la vita sociale.
Per questo motivo il tema della Giornata Mondiale delle Malattie Croniche dell’Intestino del 2024 è “IBD non ha confini”, proprio a sottolineare come queste condizioni possano avere un impatto globale, richiedendo un’azione collettiva per la loro gestione. L’obiettivo principale di questa giornata è identificare e risolvere le varie barriere, i confini, che ostacolano l’accesso alle cure, fornendo così un più completo supporto per tutti i pazienti. Il risultato sarà la formulazione di una serie di raccomandazioni condivise, il cui scopo è migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da tali patologie in tutto il mondo.
L’accesso alle cure risulta ancora una delle principali barriere a livello globale, spesso limitato in determinate aree geografiche o in base al reddito. Questo fenomeno si riflette sul ritardo diagnostico che comporta stigma sociale e imbarazzo, isolamento e depressione. È importante, quindi, che i pazienti ricevano un adeguato supporto psicologico, troppo spesso ancora sottovalutato. Sebbene il meccanismo alla base del legame tra stress psicologico e MICI sia ancora poco conosciuto, numerosi studi hanno dimostrato che lo stress psicologico è un fattore scatenante dell’aggravarsi e delle ricadute delle Malattia Croniche dell’Intestino e che i pazienti affetti da queste patologie hanno un rischio maggiore di sviluppare sintomi di ansia e depressione rispetto agli individui sani.
La ricerca è, ad oggi, in continuo sviluppo e l’augurio è che quanto prima possa trovarsi una soluzione definitiva a queste condizioni, accessibile a tutti e in grado di migliorare la qualità di vita di tutti i pazienti per poter finalmente affermare che IBD non ha “più” confini.
Fonti:
- Jayasooriya N, et al. Aliment Pharmacol Ther. 2023; 57 (6): 635-652.
- https://www.efcca.org/news/world-ibd-day-2024.
- Ge L, et al. Front Immunol. 2022; 13: 1016578.
19/05/2024