Microbiota e malattie autoimmuni. Anche un fattore di genere?

È ormai noto e consolidato nella comunità scientifica che maschi e femmine abbiano differenze specifiche di genere nel loro sistema immunitario e nella composizione del microbiota intestinale. Queste differenze nel microbiota, ovvero l’insieme di microrganismi simbionti che si trovano nel tubo digerente, sono una causa o una conseguenza delle differenze nel sistema immunitario?

Diversi studi confermano che il microbiota intestinale svolge un ruolo fondamentale nell’“educare” il sistema immunitario, contribuendo alla patogenesi di alcune malattie autoimmuni correlate ad anomalie della componente batterica dell’intestino.

A dimostrazione dello stretto legame tra microbiota e immunità è stato mostrato, attraverso sperimentazioni animali, che trasferendo un campione fecale da un donatore si trasferisce al ricevente anche la suscettibilità o la protezione per una determinata malattia.

Nei laboratori della New York University è stato condotto un importante studio in seguito a un preoccupante dato: l’aumento dell’uso di antibiotici nei bambini e dell’incidenza di malattie autoimmuni, come il diabete di tipo 1. I numeri hanno suggerito che gli antibiotici alterano il microbioma e hanno effetti duraturi sullo sviluppo metabolico e immunitario, sfociando nell’autoimmunità. Nella ricerca condotta sono stati utilizzati animali da laboratorio particolarmente sensibili alla patologia e l’incidenza del diabete di tipo 1 è risultata essere del 53% fra gli animali che hanno ricevuto una terapia antibiotica, contro il 26% del gruppo di controllo. Nello stesso studio, inoltre, è stato dimostrato come gli esemplari femmina siano più esposti alla patologia rispetto ai maschi.

Nonostante sia ben documentato che le patologie autoimmuni colpiscano maggiormente il genere femminile rispetto a quello maschile, gli studi che hanno affrontato il contributo dato dalle differenze di genere nel microbiota in queste patologie sono tuttora marginali.

I recenti progressi tecnologici hanno prodotto validi dati di ricerca sul microbiota intestinale ed esistono diversi fattori interferenti da considerare, come la dieta, l’etnia e l’assunzione di farmaci, ma il sesso biologico è certamente un’importante variabile in grado di influenzare il microbiota e la salute del nostro sistema immunitario.

In occasione dell’evento Science Unplugged, il Dott. Luigi Nezi, Group Leader IEO (Istituto Europeo di Oncologia) di Milano, ha affrontato il complesso tema della correlazione tra genere e microbiota, discutendo l’impatto che questo può avere sulla risposta immunitaria.

Ascolta l’intervento integrale del Dott. Nezi in versione PodLIFE

Per rivedere la puntata Science Unplugged – “Medicina e Genere” clicca qui

 

Referenze:

  • Yong Sung Kim et al: Sex Differences in Gut Microbiota, World J Mens Health, 2020, Jan;38(1):48-60, Published online Mar 25, 2019. https://doi.org/10.5534/wjmh.190009
  • Quaderni del Ministero della Salute, “Il genere come determinante di salute: lo sviluppo della medicina di genere per garantire equità e appropriatezza alla cura” https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2490_allegato.pdf
  • Livanos, A., Greiner, T., Vangay, P. et al. Antibiotic-mediated gut microbiome perturbation accelerates development of type 1 diabetes in mice. Nat Microbiol 1, 16140 (2016). https://doi.org/10.1038/nmicrobiol.2016.140
  • Fransen F, van Beek AA, Borghuis T, et al. The Impact of Gut Microbiota on Gender-Specific Differences in Immunity. Front Immunol. 2017;8:754. Published 2017 Jun 30. doi:10.3389/fimmu.2017.00754

23/05/2023

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