Il principio del pesce rosso: come creare una comunicazione persuasiva

Google sostiene che la capacità di attenzione umana è di soli otto secondi: un secondo in meno di un pesce rosso. Non sappiamo se questa informazione sia vera, ma sicuramente è noto come le persone prediligano comunicazioni brevi e di impatto.

Con lo sviluppo di nuovi social, il mondo della comunicazione sanitaria è in continua evoluzione. Il volume dei dati condivisi è sempre maggiore e per questa ragione è importante sapersi distinguere trasmettendo messaggi con un linguaggio accattivante e autentico.

Ma come colpire l’attenzione del pubblico?

È una verità universale che le persone siano complicate. La nostra percezione del mondo spesso non è governata da processi di pensiero razionali, ma da un insieme di fattori: le credenze culturali, il contesto sociale, le capacità cognitive, l’atteggiamento verso il rischio, l’avversione alla perdita, i pregiudizi inconsci e molti altri.

Possiamo dedurre, quindi, che gli esseri umani sono irrazionali e che le loro azioni sono ancora più inaspettate nel contesto dell’assistenza sanitaria, dove le loro decisioni hanno conseguenze importanti.

Quando creiamo una comunicazione è importante che il nostro concetto arrivi nel modo in cui ci aspettiamo. Capire come il nostro cervello dà un senso alle informazioni in arrivo può aiutare a modellare un messaggio affinché sia di impatto. Ad esempio, è bene ricordare che solitamente la nostra capacità di prestare attenzione è limitata all’inizio e alla conclusione del messaggio e che quindi ciò che è nel mezzo potrebbe non essere recepito. Perciò, per mantenere l’interesse costante, è necessario inserire dei ganci che attirino l’attenzione.

Un altro fattore problematico è il sovraccarico di informazioni. La maggior parte delle persone non può trattenere più di sette concetti alla volta e di solito può ricordarne spontaneamente solo tre, o nel migliore dei casi, quattro. La “regola del tre” è uno strumento utile per semplificare la comunicazione e concentrarsi sulle priorità.

Nei messaggi di assistenza sanitaria c’è un’ulteriore complessità: la percezione del rischio, che può creare pregiudizi e avere un impatto sul modo in cui le persone si comportano. Una possibile soluzione è l’utilizzo dell’approccio “gain-framing” che porta il nostro cervello a valutare, giudicare o interpretare le informazioni in base al contesto in cui sono fornite. Questa tecnica prevede di evidenziare un problema purché il “rischio” sia risolto immediatamente e il “guadagno” dall’adozione di una linea d’azione sia inquadrato in modo positivo.

Facendo un esempio pratico, la domanda “Devi sottoporti ad una operazione che ha il 10% di probabilità che risulti fatale. Accetteresti di farla?” con l’approccio “gain-framing” diventerebbe “Devi sottoporti ad una operazione che nel 90% dei casi non avrà alcuna conseguenza. Accetteresti di farla?”.

Una grande comunicazione si basa su ciò che attira l’attenzione del pubblico. L’uso di scorciatoie come queste può aiutare a conoscere la psiche umana ed è una componente importante per qualsiasi comunicatore sanitario.

Leggi l’articolo completo di Havas Life Medicom qui.

24/10/2023

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