Positive Issue

Come si costruisce la cultura della generosità e della gentilezza?
“Quando le persone ricevono un atto di gentilezza, ricambiano – dicono gli studi – e non solo con la stessa persona ma spesso con qualcuno di nuovo”. E la gentilezza diventa un modello con cui trasformare il nostro modo di vivere con gli altri.
È il tema di una ricerca pubblicata su Havard Business Review secondo cui le aziende possono trarre grande beneficio dall’offrire ai propri dipendenti un ambiente di lavoro sereno e accogliente.
Qualche esempio?
Essere gentili, è ovvio, ha un impatto immediato sui colleghi e sul loro modo di approcciarsi al lavoro. Aiuta a ridurre stress, assenze e migliora il clima. Ricevere un complimento, un riconoscimento o un semplice “grazie” ci fa sentire più gratificati, sicuri, consapevoli e positivi.
In più, essere gentili aiuta a dare significato a quello che facciamo ogni giorno e, quindi, alla nostra vita. Per esempio, fare regali o volontariato genera in noi una sensazione di benessere e felicità. La gentilezza porta con sé un grande valore perché ci permette di investire le nostre risorse in qualcosa di più grande. Definisce come gli altri ci vedono – migliorando la nostra reputazione – e come noi vediamo noi stessi.
Nuovi studi dimostrano che fare un complimento può darci ancora più soddisfazione che riceverne uno. Nella ricerca si racconta di un gruppo di persone, diviso a coppie, a cui è stato chiesto di riconoscere, l’uno dell’altro, qualcosa di positivo. Il risultato: tutti si sono dimostrati più soddisfatti nell’esprimere ciò che di bello vedevano nell’altro piuttosto che ricevere la stessa cosa dal proprio compagno. E quasi nessuno è ancora pienamente consapevole di questo beneficio.
A proposito di positività, qui trovi la challenge “10 days of positive thinking”, un modo per approfondire in 10 giorni il potere del pensiero positivo come approccio per migliorare il rapporto con noi stessi e gli altri.
Carlotta Muzzolon – Creative Content Manager